25 gennaio 2008

Dal monte ventoso dei miei sentimenti: La fabbrica del silenzio


Che pezzo di merda. Dj Enzo nel suo estremo saluto prima di precipitare nel vortice del silenzio mi aveva sussurrato accoratamente: prenditi cura del blog! E io con le lacrime agli occhi gli ho promesso che sì, mi sarei preso cura del blog con tutto me stesso, ci avrei scritto sopra quotidianamente, avrei postato tanto di quel materiale multimediale da far collassare hype machine, tante di quelle foto di donne nude da monopolizzare google images, tanti di quei “dio fa” da riguadagnare la vetta della classifica in tutti i principali motori di ricerca (una volta eravamo primi, ma il calo atletico all’inizio dell’anno è fisiologico). Invece poi le cose sono andate tutte diverse. Sono andate che io mi sono disinteressato del blog come mi sono disinteressato di tutte le altre cose della mia vita e mi sono messo a guardare Prison Break. Con Prison Break mi sono infognato duro. A un certo punto la first lady mi ha detto che lei personalmente faceva le valigie e si portava via pure i gatti e il problema è che per me poteva portarsi via anche gli infissi e i lavandini, bastava che mi lasciasse il lettore dvd e una qualche superficie di vetro dentro cui pompare Prison Break. Ho fatto il conto. Mi sono guardato 53 puntate da 45 minuti l’una in una decina di giorni. Essendo un policonsumatore ho infilato in mezzo anche due stagioni di OZ e qualche pilota di alcune serie che sto valutando di guardare. Prison Break ho smesso di guardarlo per colpa dello sciopero degli sceneggiatori e anche per colpa del fatto che hanno staccato la testa con una sciabolata al mio personaggio preferito. Che poi non è stata neanche una scelta dettata da particolari esigenze narrative, gliel’hanno dovuta staccare per colpa del fatto che l’attrice si è sciaguratamente fatta ingravidare da qualcuno durante la seconda stagione e così quando è iniziata la terza stagione lei era ormai a gravidanza inoltrata e non poteva più recitare e allora hanno dovuto sopprimere il personaggio. È proprio vero che la storia non ci ha insegnato un cazzo. Più veniamo vecchi e più veniamo stupidi. Mi ricordo quand’ero bambino che mia mamma a pranzo si guardava Sentieri. Sentieri è durato talmente tanti anni che la maggior parte degli attori sono morti. Tipo se te guardi adesso la prima puntata di Sentieri è come passeggiare in un cimitero. Tutti morti. Ma il fatto che un attore morisse non è mai stata una ragione valida per uccidere anche il personaggio che interpretava. Semplicemente la volta dopo lo stesso personaggio si presentava con una faccia diversa e buona notte al secchio. Voglio dire, eravamo tutti adulti e vaccinati. Subito quando entrava in scena magari uno diceva, e questo chi cazzo sarebbe?, ma dopo due minuti appena qualcuno lo chiamava col nome di battesimo allora capivi che era sempre lo stesso stronzo solo con una faccia diversa. Così l’attore prima, quello che per dire era morto, nel momento in cui veniva dimenticato e sostituito nella mente degli spettatori poteva finalmente compiere il proprio tragitto nel paradiso degli attori televisivi troppo inespressivi per essere ricordati da qualcuno.
Comunque. Il problema di quando ho finito di guardare Prison Break è che praticamente ero un uomo solo e disperato. Anche per via del fatto che mentre guardavo Prison Break ho bevuto molte birre e ritrovarsi di colpo completamente sobrio e privo di una ragione di vita è una roba che ti rimette in discussione. Allora come prima cosa mi sono ricostruito intorno l’armonia familiare, e dopo come seconda cosa mi sono fatto la barba e mi sono trovato un lavoro. Il mio nuovo problema è che praticamente adesso non mi piace più ascoltare la musica. Praticamente un paio di mesi fa ci ha scritto un tipo che ci ha detto che ci regalava i Fabric. Non so se hai presente i Fabric, sono come dei cd ma dentro una custodia di latta con intorno un cartoncino colorato. Io sono sempre andato matto per i Fabric. Avrei ucciso per avere l’ultimo Fabric. In realtà senza stare a spargere sangue in giro bastava andarseli a comprare, ma con la storia che li vendono a ventun euro e novanta io preferisco decisamente uccidere oppure aspettare che qualcuno se li rivende per poi comparmeli usati e bisogna dire che con un minimo di pazienza lo trovi sempre qualche pirla che li paga venti banane e poi se li rivende a cinque euro per andarsi a comprare il crack. Adesso invece viene fuori che ce li regalano. Ce li spediscono direttamente a casa. Non so cosa cazzo si aspettano che facciamo, forse che li recensiamo sul blog o che ne parliamo bene al bar ma comunque morale della favola adesso che me li regalano io i Fabric non li voglio più. Ormai l’unica musica che mi ascolto sono gli ultimi cinque dischi di Battisti e di tutti gli altri dischi del mondo se posso dirlo non me ne frega un cavolo. Compresi questi. Compreso il FabricLive di Caspa & Rusko che in quanto primo Fabric puramente dubstep sembrava fatto apposta per me, però bisogna dire che è uno di quei dischi in cui mettono tutti i pezzi belli all’inizio sperando che te smetta di ascoltarlo prima che arrivino quelli brutti. La colpa è soprattutto del fatto che sia Caspa che Rusko nonostante che son giovani hanno già capito come gira il mondo e allora al primo palcoscenico prestigioso che gli è capitato davanti hanno fatto che infilare in scaletta i cataloghi interi delle loro rispettive case discografiche, la Dub Police e la Sub Soldiers, che come case discografiche lavorano anche bene, però se ci fosse un dio dei DJ scuoterebbe la testa se sapesse che c’è in giro gente che stila le scalette con criteri prevalentemente aziendalistici. Il pezzo più bello è un remix dell’infallibile Tes La Rok, che magari dopo ve lo posto facendolo passare per del materiale multimediale. Gli altri due Fabric che ci han mandato sono quelli di M.A.N.D.Y. e di Craze. Sono due mix album che di sicuro back in the day mi sarebbero piaciuti. Soprattutto quello di Craze, che è il tipico mix electro che parte con questi breakz di rap della vecchissima scuola imballabili e inascoltabili e poi quando te sei sul punto di romperti i coglioni arrivano Chromeo e i Coldcut e Armand Van Helden e dell’altra gente che provano a farti ballare ma io non avevo voglia. E dei M.A.N.D.Y. cosa volete che vi dica. Se penso a quanto ossessivamente avevo ascoltato il loro At the Controls dell’anno scorso e a quanto svogliatamente ho lasciato perdere quest’altro mix che praticamente è uguale a quell’altro solo con dentro delle canzoni diverse, è una roba che non me la spiego neanch’io. Però è così che gira il mondo, arriva un bel momento che ti rompi i coglioni. L’evoluzione alla fine è tutto un discorso di rompersi i coglioni di quello che ti piaceva prima. Se tipo le scimmie non si rompevano i coglioni di strisciare le mani per terra probabilmente adesso noi non camminavamo neanche diritti.

[mp3] Uncle Sam - Round the Way Girls (Tes La Rok RMX)
[mix] Justice - Il celebre Fabric rigettato (scrollare verso il basso)

10 commenti:

Anonimo ha detto...

la dipendenza da prison break la capisco, come anche la depressione quando finisce.

atroC.T.X.Z.B.tion ha detto...

Prison Break ha quasi distrutto la mia vita. Adesso anch'io voglio uccidere Michael Scofield.

a. ha detto...

adesso di sicuro i fabric non ve li regalan più. cmq vorrei anche una rubrica di bollettino medico di dj enzo, perchè quando tornerà, e tornerà, saranno cazzi per tutti.

Anonimo ha detto...

Incredibile, io Prison Break l'ho sempre trovato una cazzata colossale. La trovata del tatuaggio con la mappa del carcere mi ha fatto ridere per giorni.

Chiaramente aspetto che si decidano a trasmettere di nuovo Oz.

Anonimo ha detto...

bentornato in te.

drogo ha detto...

tranquillo, andrea, vi aggiorno presto. tra l'altro i'm still in love with fabric (squallido tentativo di recupero nel caso il nostro spacciatore leggesse).

Anonimo ha detto...

Ma la foto garelliana nell'angolo del pubblico ludibrio risale a prima dell'overdose di Prison Break? No, perché la posa fa tanto Dominic Purcell...
(Enzo, torna. Ci vuoi mica lasciare nelle mani di uno col pollice funky?)

atroC.T.X.Z.B.tion ha detto...

@ a.: secondo me invece l'inghilterra è uno di quei posti dove apprezzano ancora quel giornalismo severo ma giusto che da sempre contraddistingue He Was Wrong. Secondo me tra un po' inizieranno ad arrivarci anche i Ministry of Sound e i Drum and Bass Arena
@ Bop: guarda, Prison Break è effettivamente una merdata senza senso. Messo di fronte a una persona sana di mente non reggerebbe neanche un minuto, solo che invece quando sei un cretino ti lasci prendere dalla sua micidialità seriale. Pensa che nella terza stagione sono a Panama, 55 gradi all'ombra, ma il protagonista gira sempre con la felpa, presumibilmente perchè siccome il tatuaggio non gli serve più a un cazzo la produzione deve aver deciso di non sprecare tempo e denaro per ridisegnarglielo ogni volta...
Oz invece alla fine è una soap opera carceraria, con la sodomia al posto dei baci appassionati e gli omicidi brutali al posto delle scenate di gelosia. Nella mia fantasia penso spesso a una gigantesca rissa a mani nude tra i protagonisti di Oz e quelli di Prison Break. Ovviamente metterei il mio denaro su Oz, perchè sono molto più cattivi e sanguinari.

atroC.T.X.Z.B.tion ha detto...

@anonimo: anonima la casa, anonima la gente, anonimo. Anch'io...
@solitaire: sai che non avevo mai notato la somiglianza tra DJ Enzo e Dominic Purcell? Eppure cazzo, è lampante, non fosse per 15 chili di massa muscolare in meno... Quel pollice in effetti non si può guardare, temo che dovrò intervenire con Photo Filtre... Credo che il pollice fuori dalla tasca dei jeans non lo usi neanche più Disco Stu...

drogo ha detto...

nessuno mi ha mai dato del dominic purcell. del purcell a volte è successo, invece.

e tranquilla, grace. torno, prima o poi.