[disclaimer: lo so che è passato un po' di tempo dall'evento, ma ho avuto bisogno di tempo per metabolizzare]
indulgendo sul sentimentalismo, potrei dire che io quest'uomo l'ho visto nascere. blogghisticamente parlando, ovvio, così come lui ha visto nascere me. potrei riportare i primi timidi commenti (miei e suoi) di quasi 5 anni fa, potrei andare a ricordare i primi incontri e poi gli altri, molti nel segno del san simone, tutti nel segno dell'alcolismo. ma suvvia, siamo uomini eterosessuali di un certo livello e allora al bando queste robette.
per farla breve benty (in greco βεντυ) si è sposato e ha pensato bene di invitarmi al suo matrimonio. a dirla tutta era stato invitato anche dj stefano, che tuttavia ha gentilmente declinato l'invito adducendo domande pretestuose del tipo "ma come ci arriviamo in grecia? ma quanto tempo ci vuole? ma poi lì si beve? si fa tardi? e se poi mi sento male? non è che poi cado dal traghetto e annego? e se mi si rovina la maglietta da turbonegro?". insomma, le solite cose che fanno di dj stefano una persona difficile da stimare.
comunque ho dato le spalle a dj stefano e me ne sono andato in grecia con la mia dolce metà. tralascio i primi giorni (ma al prossimo che vi dice che la valle dei templi fa il culo all'acropoli non dategli dello sporco nazionalista) e passo direttamente a raccontare i meravigliosi giorni salonicchesi.
day 1 - the bachelor's party
benty è in forma splendida quando viene a recuperarci alla stazione di salonicco (θεσσαλονίκη), mica lo diresti che ha dormito un paio d'ore scarse e ha ancora un tasso alcolico degno di un fornelletto da campeggio. per renderci subito simpatici agli occhi della sposa ci porta a salutarla mentre sta ancora dormendo, una roba che ovviamente chiunque apprezzerebbe. vabbè, diciamo che sapeva pure lei a cosa andava incontro quando ha deciso di condividere il letto con uno che le si è presentato dicendo sai, ho un blog, forse ne hai già letto in giro e aggiungendo subito dopo ti ho mai raccontato del perché il caffè greco è così caro?
comunque abbandoniamo la dolce sposa e ci trasferiamo nella prestigiosa colombo, la mitica scuola fondata dal nostro eroe, che si occupa essenzialmente di esportare nella terra di platone i migliori prodotti della nostra cultura, nella fattispecie i dipinti di botticelli e le canzoni di laura pausini. il tempo di appoggiare a terra le nostre cose ed ecco che benty è già scomparso, lanciato per le strade di kalamariá (καλαμαριά) a cercare di tenere traccia di enormi pacchetti di parenti e amici sparsi per il mondo e tutti convergenti verso la macedonia (μακεδονία). posso testimoniarlo: benty ha passato 3 giorni morbosamente attaccato al suo cellulare, in uno sforzo organizzativo disumano. il tutto senza mai perdere il sorriso e bestemmiando anche piuttosto poco. oddio, almeno secondo gli standard ai quali ero abituato. vabbè, non divaghiamo. dopo una rapida visita di salonicco, ricevo un sms: già mangiato? venite in taverna con noi? messa così sembra una roba semplice, tipo 2 olive, un'insalata e un caffè greco (di quelli con i quali ti fumi 3, 4, anche 5 sigarette, per intenderci). e invece no: ci accoglie la famiglia bentivoglio al gran completo e una cena che ancora adesso mi capita di ruttare all'aroma di melitzanosalata (μελιτζανοσαλάτα). spaziale. ma per benty non è il momento di riposarsi: c'è il bachelor's party a reti unificate al flou e in quanto secondo miglior dj di italia (indovinate chi è il primo) tocca a lui aprire la residenza. a lui e a tolis, il secondo miglior dj di salonicco (indovinate chi è il primo) nonché l'amico alcolico che ogni dj vorrebbe avere al suo fianco. altro che dj stefano. tolis mi insegna un po' di parolacce in greco (άντε γαμήσου!) e io per riconoscenza gli insegno a svuotare la pista nel giro di sole 5 canzoni. intanto dj benty dà il meglio di sè proponendo una selezione asciutta ed elegante (notevole il finale con tocca qui, contratto per karelias e el pube) che il pubblico dimostra di apprezzare a dovere, non foss'altro per l'imbarazzante numero di shottini ingollati. si chiude il flou all'alba, si va a mangiare robe che non ricordo e si va a dormire.
day 2 - the day after
capisci di essere invecchiato quando fatichi a carburare dopo una serata come quella del flou. io sono vivace come materazzi dopo il rigore sbagliato contro il siena, la mia signora appena meglio ma siamo comunque al minimo sindacale. ovviamente tutto questo non riguarda il mastino di fabriano, che si fionda in casa con circa mezz'ora di sonno alle spalle ma con una energia che lascia basiti. ci porta in dono il berna e michele, amici dello sposo che in breve prendono possesso delle due restanti suite imperiali dell'hotel colombo. usciamo con michele determinati ad andare in spiaggia, ma le persone alle quali chiediamo informazioni decidono che la loro quota giornaliera di buone azioni è già superata. ci indicano dunque un tratto di mare molto intimo: ci siamo noi 3 e qualche siringa. decidiamo allora di dedicarci alla píta gýros (γύρος) che ci dà ben altre soddisfazioni. la sera poi, per non sbagliare, si mangia. il testimone dello sposo juan, spagnolo ampiamente inserito nel tessuto sociale salonicchese, decide infatti di preparare paella di pasta per una mandria di 40 italiani, una roba semplice semplice. tutto perfetto, solo che la serata di prima continua a farsi sentire ed è tutto un susseguirsi di sguardi liquidi e birre piccole, giusto per ricordare il sapore. anche l'aitante michele, reduce da un viaggio terrificante (amsterdam-fabriano-salonicco in poco meno di 24 ore) molla il colpo: cinque minuti prima di viene da invidiarlo per il suo essere in forma eccellente, poi si assenta un attimo e non si vede più. lo ritroveremo qualche ora dopo collassato su un'amaca. ha ceduto anche lui, per fortuna.
day 3 - the wedding
ci sveglia benty, portandoci la colazione. continua a sorridere e a dissimulare freschezza e un sorriso a 46 denti, ma se lo guardi bene lo capisci che dietro quella maschera si nasconde una larva che non chiede altro che un letto. un letto vero, non il divano dove lo costringe a dormire la sposa, che con la scusa del oh, io sono la sposa, devo riposarmi! ha brutalizzato il mio amichetto per le 7 settimane precedenti il matrimonio, obbligandolo a dormire sul divano. però pare che benty russi, quindi tutto è giustificato: gli uomini che russano andrebbero abbattuti tutti, mica come me che quando dormo emano una dolce musica di carillon. comunque, finalmente, abbiamo modo di renderci utili: io, la signora e berna abbiamo il delicato compito di tradurre e stampare il testo della cerimonia, dall'inglese all'italiano. un compito che pare facile facile e che invece si trasforma in un'odissea: la traduzione si trasforma in una vera e propria guerra semantica, gli internet point e le copisterie non si trovano. senza contare che c'è chi insiste per fare shopping: mica è colpa mia se trovo delle meravigliose gazelle (le 15esime della mia vita, credo) granata e azzurre ad un prezzo ridicolo. per non farci mancare niente pranziamo in un posto talmente tipico che non ti danno il piatto, si mangia sulla tovaglia. ci spertichiamo in commenti del genere tipicissimo! folkloristico abbestia! questa è la vera grecia!, ma chissà cosa commentavano quelli del locale di noi talmente fessi da mangiare l'insalata direttamente dalla tovaglia. vabbè.
di corsa verso casa con il prezioso manoscritto, fa un caldo porco. io mi ritrovo di fronte ad un bivio: avendo dimenticato le scarpe serie nere sul tavolo di casa in italia, cosa abbinare al mio delizioso vestito iena style? clarks marroni? no, dai. infradito? troppo freakkettone. e allora vai di fantasia: le mie nuove gazelle faranno la loro porca figura, dando l'impressione che io abbia carattere e stile da vendere. forse qualcuno l'avrà pure pensato, ma penso che molti mi ricordino come il coglione con il vestito da becchino e con quelle scarpe ridicole. cerimonia in comune sobria e incomprensibile (oh, ci siamo sposati, esclama ad un certo punto benty per risvegliare i convenuti dal torpore facendoli sciogliere in un applauso liberatorio) poi il solito riso sugli sposi e via verso il ristorante, costruito direttamente sulla spiaggia in barba a qualunque piano regolatore.
qui lo capisci subito che finisce male: l'aperitivo è a base di whisky, gin e altre robe al di sopra dei 30°. non credo di aver mai bevuto un whisky e cola a quell'ora, per dire. inevitabile che alle 21 tutti siano ampiamente ubriachi a ballare rembetika (ρεμπέτικο) e urlare bacio! bacio! agli sposi grosso modo ogni 180 secondi. anche io inizio a perdere contatto con il mio cervello e allora sfido tolis a gara di bestemmie e robe così, mentre appena posso dimostro la mia meridionalità abbracciando chiunque, benty in primis. tutto fila liscio finché non incrocio nuovamente tolis, con il quale si inventa un gioco carinissimo: offrire a chiunque ci capiti per le mani shottini di jack daniel's, ovviamente bevendo anche noi con il malcapitato. ci divertiamo un casino, solo che al settimo/decimo shottino io inizio a ricordare proprio poco. so solo che hanno tutti iniziato a ficcarmi in bocca pezzi di pane per ridurre la sbronza e poi che mi hanno infilato in un taxi e portato a casa, non prima (forse) di aver salutato tutti quanti.
day 4 - the worst hangover ever
sveglia. valigie. mal di testa. ordine in stanza. mal di testa. scritte simpaticissime sulla lavagna. mal di testa. taxi. aereo. mal di testa. casa. mal di testa. mal di testa. mal di testa.
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5 commenti:
tanto per dar un'idea ai tuoi gentili lettori, dopo la festa di matrimonio tu e le femmine siete andati a collassare, noi, i veri uomini, abbiamo fatto le otto a bere birra e ballare musica di merda al residents. non reggi l'alcol come una volta, al mio prossimo matrimonio se non bevi sul serio non ti invito. peraltro quelli della barca m'hanno scaricato quindi credo di non essere piu' il miglior dj della Grecia. forse mi hai pure superato in classifica. hugz
la scena di te che a bocca aperta ingurgiti pane con la speranza di far scendere la sbornia ..non ha prezzo.
l' incidente sotto la scuola colombo che ha permesso che vi svegliaste e quella incredibile damigella che sente dei rumori sospetti e ti obbliga ad andare a verificare alla porta e tu che mi apri dopo una mezz'ora che bussavoe suonavo..credo sia una cosa che difficilmente scorderò.
piacere d'avervi conosciuto ... al prossimo matrimonio del benty quindi!!
scusi, michele chiarisca. al prossimo matrimonio si, ma la sposa non cambia. che noi siam gente seria, eh.
@ benty: senti, nella mia vita sono stato accusato delle peggiori nefandezze, ma mai nessuno ha osato dirmi che non reggo l'alcol. quindi rimangiati l'accusa oppure pubblico per intero la scaletta del tuo set al fluo.
@ michele: piacere mio, piuttosto!
@ patty: mica ti ci facevo così tradizionalista, eh.
Dj suono dolce di carillon (...) enzoppi ti può insegnare come svuotare la pista con un solo pezzo, tu rimani il miglior dj della Grecia!
L'approccio della sposa al matrimonio mi sembra sano, le tradizioni si devono rispettare!
Michele, conoscerti è stato un piacere, felice di aver sentito i rumori e averti lasciato solo mezz'ora fuori dalla porta :)
Sposi, la prossima volta lascio il palatella a vomitare nel lavandino del bagno delle femmine e vengo a far mattina con voi, ma nopn credo che riuscirò mai a tenere i vostri ritmi alcolici, avete tutto il mio rispetto!
Saluti in ritardissimo, serena
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