10 ottobre 2007

because you (ep)worth it

il mio personale passaggio a certi suoni è dovuto anche a lui: paul epworth, che tra la fine del 2004 e tutto il 2005 mi aveva fatto ampiamente capire quanto labile fosse il passaggio tra musica indie ed electro, e da lì il passo fino alla techno è breve. a nome phones uscirono una serie di remix impressionanti, a partire dalla disco edit di banquet dei bloc party per arrivare fino alla re-edit di ooh-la-la dei goldfrapp, passando ovviamente per il remix di krafty dei new order e per not great man dei gang of four. synth acidissimi, cassa quadratissima eppure identità indie intonsa. phones diventa subito una delle mie icone, insieme ad erol alkan e l'accoppiata digitalism/justice, nell'unire due estetiche che al tempo non sembravano esattamente concilianti l'una con l'altra (o almeno non lo sembravano a me, ecco).

poi il ragazzo si è un po' perso e nel 2006 è praticamente sparito: un altro remixino per i bloc party (the prayer, nulla di che), poi un 10 pollici di pezzi (2) suoi stampato su kitsuné, che gli regala anche lo spottone della maison compilation 4, ma sia worryin' che sharpen the knives non è che siano esattamente indimenticabili. vabbè, nel frattempo produce i dischi di white rose movement, rapture e plan b, giusto per non accusarlo di essersi preso un ingiustificato anno sabbatico.

insomma, ci eravamo quasi rassegnati a non avere più un phones che ci riempisse le valigiette, quand'ecco che questa primavera spunta la sua versione di the bomb dei new young pony club, che inizia a ristabilire l'ordine in campo. come se non bastasse, a settembre spunta fuori il remix di the heinrich maneuver degli interpol che parte con un pianoforte elettrico che alla fine si ribalta in groove di synth distorto che spacca discretamente il culo. non siamo ai livelli di un paio di anni fa, ma forse qualche segnale di risveglio c'è.

[mp3] new young pony club - the bomb (phones edit)

[mp3] interpol - the heinrich maneuver (phones remix)

1 commento:

atroC.T.X.Z.B.tion ha detto...

che sagoma, accendersi una sigaretta vicino al cartello no smoking! anzi, sigaretta un cazzo, il fatto che abbia spaccato due anni fa e poi si sia ritirato in un esilio paranoide è indice del fatto che si tratta di una pipetta da crack. era ora che qualcuno facesse un po' di chiarezza sulla biografia di questo personaggio misterioso, complimenti anche solo per aver scovato il suo nome di battesimo.